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Uno studio Electrolux rivela come le attuali abitudini di lavaggio non siano al passo con la questione climatica

Secondo ‘The Truth About Laundry’ – La Verità sul Lavaggio – il più grande studio europeo sulle abitudini di lavaggio realizzato da Electrolux coinvolgendo 12.000 persone – circa due terzi degli europei (63%) lava ancora a 40°C o più, nonostante da più di 10 anni si incoraggi a lavare a 30°C o meno.

Nell’ambito del Better Living Program, Electrolux ha rafforzato i target sulla sostenibilità per quanto riguarda la cura dei capi, con l’obiettivo di farli durare il doppio, dimezzandone l’impatto ambientale entro il 2030. Per supportare il conseguimento di questi target, è stato lanciato il sondaggio ‘The Truth About Laundry’ – La Verità sul Lavaggio – per comprendere come le persone si prendono cura dei loro capi e quanta importanza danno all’ambiente.

Il risultato del sondaggio mostra come le consuetudini nel modo di prendersi cura dei propri capi non siano al passo con le questioni climatiche e le capacità delle apparecchiature moderne. Quasi 6 persone su 10 (59%) fanno il bucato in modo automatico, senza pensarci sopra, e dichiarano di farlo come gli è stato insegnato dalla precedenti generazioni.

Il report comprende analisi dettagliate che mostrano come, riducendo la temperatura di lavaggio da 40°C a 30°C, si risparmierebbe in un anno l’equivalente di 27 kg di CO2 per elettrodomestico. In Europa questo equivarrebbe al risparmio di 4,9 milioni di tonnellate di CO2 e sarebbe come togliere dalle strade più di un milione di auto. Se anche il 15% di coloro che in Europa lavano regolarmente i loro capi a 50°C o più cambiasse le proprie abitudini, il risparmio totale di CO2 corrisponderebbe a 6 milioni di tonnellate all’anno.

Quando parliamo delle temperature di lavaggio, la differenza di genere sembra giocare un ruolo ma non è così significante come l’età dell’intervistato. Ad esempio, le donne preferiscono lavare a 40°C rispetto agli uomini (50% vs 45%), mentre gli uomini preferiscono lavare a 60°C (13% vs 8%). In Europa, il 45% delle persone tra i 18 e i 34 anni lava i propri capi a 30°C mentre questa percentuale scende al 31% tra i 45 e i 54 anni e al 28% oltre i 55 anni.

In merito alle ragioni per cui molte persone non scelgono di lavare a temperature più basse, quasi metà degli intervistati (47%) dichiara di non essere sicuro che il bucato venga pulito, il 39% esprime particolari dubbi sul fatto che l’acqua fredda possa rimuovere le macchie e il 21% dice di farlo per abitudine.

Le abitudini nel fare il bucato potrebbero essere anche la spiegazione del perché oltre metà degli intervistati (53%) non è a conoscenza del collegamento tra lavare ad alte temperature e far durare più a lungo i propri capi. La ragione per cui questo è importante, secondo la ricerca, è che l’elemento chiave per far cambiare le abitudini di lavaggio, per il benessere del pianeta, potrebbe risiedere nell’orientare la conversazione sulla moda.

“Quello che il nostro report mostra”, spiega Vanessa Butani, Director of Sustainability, Electrolux Europe, “è che le persone si prendono cura dei propri capi e la maggior parte di loro riconosce che ci sono dei benefici ambientali nel farli durare più a lungo. Se possiamo educare e incoraggiare le persone a fare un piccolo ma significativo passo avanti aggiornando il modo di fare il bucato, i risparmi sarebbero significativi. Risparmi per le persone in quanto utilizzerebbero di più i loro capi e avrebbero più denaro per acquistarli. Risparmi per quanto riguarda la loro impronta ambientale. E ancora, più importante per tutti, se uniamo le forze, i milioni di tonnellate di CO2 risparmiati al pianeta in quella che è la più grande sfida per la vita”.

Clicca qui per leggere il report The Truth About Laundry – La Verità sul Lavaggio
Per informazioni più dettagliate leggi il white paper

Per ulteriori informazioni sul Better Living Program, sui target legati alla cura dei capi e sulle azioni, visita il sito: https://www.betterlivingprogram.com/better-clothing-care

Metodologia

I risultati del report si basano su una raccolta dati quantitativa su 12.000 persone in 12 mercati europei. OnePoll, azienda specializzata in ricerche di mercato, ha gestito la ricerca in collaborazione con Electrolux e i suoi partner. La ricerca si è svolta tra il 21 luglio e il 7 agosto 2020 e i dati sono stati raccolti nei seguenti paesi: Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Polonia, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.

I dati sono stati ponderati per ogni paese in modo da garantire un’accurata rappresentazione per età, stato civile, reddito, etnia e regione. Per una statistica del 50% il margine di errore per campionamento, su un campione di 1.000 intervistati, è del ±3,1%. Per una statistica minore o maggiore, il margine di errore diminuisce all’1,9% per una statistica del 10% o 90%. Questo si basa su tutti i paesi aventi 1.000 intervistati per mercato. Questo margine di errore è limitato, rendendo i dati altamente affidabili.

 

Fonte: comunicato

 

Electrolux è un’azienda leader globale nel settore degli elettrodomestici che, da più di 100 anni, contribuisce a uno stile di vita migliore. Reinventiamo le esperienze legate al gusto, alla cura dei tessuti e al benessere per milioni di persone, impegnandoci sempre per essere all’avanguardia nella sostenibilità attraverso le nostre soluzioni e attività. Con i nostri marchi, tra i quali Electrolux, AEG e Frigidaire, vendiamo circa 60 milioni di elettrodomestici in circa 120 mercati ogni anno. Nel 2020 Electrolux ha raggiunto un fatturato di circa 11 miliardi di Euro con un totale di 48.000 dipendenti in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni www.electroluxgroup.com